Un vita spaccata in due

Da poco tempo sto lavorando per una ONG in Ucraina, su un treno che porta pazienti dalle zone di guerra ad Est del paese, in zone sicure ad ovest.
Nei miei 23 anni di lavoro umanitario, non ho mai in nessun modo raccontato questo aspetto della mia vita.
Non credo di essere né speciale e tantomeno un eroe.
Faccio solo quello che sento di fare.
Quello che mi fa sentire nel giusto.

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Orizzonti 10

Avevo 49 anni quando decisi di fare il salto . Da 17 anni lavoravo nella Rianimazione del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Pisa .
Avevo tutto. Stima , affetto , un primario meraviglioso che mi lasciava andare ogni volta verso il mio lavoro umanitario .
Il lavoro era così interessante e la vita così spianata e semplice.
Ma sentivo che mancava qualcosa. Era tutto troppo scritto. Ogni gesto già compiuto, ogni passo già segnato.
Quel corridoio, che nel sotterraneo portava all’ascensore per la Rianimazione mi sembrava, grottesco dirlo adesso, un carcere.
Presi una lunga rincorsa dentro di me. E saltai. Mi licenziai.
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Orizzonti 9

POINT PEDRO, PENISOLA DI JAFFNA . SRY LANKA – 2000
Il coprifuoco iniziava alle 6 del pomeriggio e terminava alle 6 del mattino . Non era importante il colore della pelle o il logo sulla maglia. L’ordine era di sparare a vista se trovati in strada durante quelle ore.
Ore che scandivano le nostre giornate nel caldo del Nord dello Sry Lanka, come il rumore delle bombe scandiva le notti, insieme al rumore assordante degli elicotteri a volo radente.
Una notte la radio trovò spazio tra i rumori sordi delle esplosioni.
L’Ospedale aveva bisogno di medici, era arrivata un’urgenza che gli infermieri non potevano affrontare.
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Orizzonti 8

Mi guardo allo specchio e vedo sempre la stessa persona, con occhi più spenti, con qualche ruga in più, il dolore che buca la pelle ma la stessa persona che non ha mai ucciso nessuno.
E’ inquietante come tutto possa stravolgersi in un istante.
Mio fratello mi ripeteva sempre che la verità oggettiva non ha niente a che vedere con quella riprodotta in un’aula di tribunale. Quando me lo diceva lo guardavo incredula. La verità per me è sempre stata una sola. Non ne esistevano altre.
Non avevo mai riflettuto sulla “ Giustizia”. Forse mi sentivo intoccabile, come tutte le persone
“ per bene”.
In realtà questo è un assunto completamente falso. Non si può avere certezza di essere immuni dalla “ Giustizia”.
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